domenica 2 novembre 2014

Pesto alla genovese


Per cosa siamo conosciuti noi genovesi nel mondo? Per Cristoforo Colombo, per la spiccata capacità di accumulare soldi (e questo mi fa pensare di esser stato adottato...) e ovviamente per il pesto.
Il pesto a Genova è un rito: ognuno lo fa a modo suo, con la sua ricetta, i suoi strumenti, i suoi trucchi e le sue malizie ... Io ne ho assaggiati diversi e devo dire che quello di mia suocera è forse quello che preferisco.
So già che deluderò molti genovesi dicendo che io il pesto non lo faccio con il mortaio. Questo per due motivi: primo, non ho il mortaio, secondo, non lo voglio nemmeno avere. Trovo che il pesto venga già benissimo nel tritatutto quindi non sento il bisogno di pestellare tutto il giorno per mungere qualche foglia di basilico :-)
La ricetta che vi indicherò sarà per gran parte a occhio... Ma non preoccupatevi e non abbiate paura di sbagliare! Basta non abbondare con il sale e con il parmigiano e non essere avari con il basilico. Per il resto tutto è recuperabile!

Ingredienti


- Basilico, meglio se di Prà (4 mazzi medi o 2 grandi)

- Parmigiano Reggiano grattugiato
- Pinoli
- Olio evo
- Sale qb

Procedimento


- Per prima cosa pulisco il basilico: metto le foglie a bagno per qualche minuto e poi le asciugo con la centrifuga. Le metto poi tra due fogli di carta assorbente per togliere l'umidità in eccesso.


- Poi prendo il mio tritatutto e ci metto due belle manciate di pinoli, uno spicchio d'aglio piccolo (o mezzo se lo spicchio è troppo grosso), riempio il bicchiere del tritatutto con le foglie di basilico (anche pressando un pochino con la mano per farcene stare di più), aggiungo tre cucchiai di olio evo e due bei pizzichi di sale. 

- Comincio a tritare (se avete il tritatutto a due velocità usate sempre la più bassa) per una decina di secondi, poi aggiungo due bei pugni di parmigiano e continuo a tritare per un'altra trentina di secondi.

- A questo punto assaggio: se mi sembra troppo predominante il gusto del parmigiano o se il pesto mi sembra troppo denso aggiungo ancora dell'olio. Se mi sembra manchi il sale ne aggiungo un pochino (sempre senza esagerare).

- Poi do ancora un'ultima frullatina e il pesto è pronto. E non è un pesto pronto!:-)

A questo punto conditeci della pasta fresca tipo trofie o fatevi un bel piatto di trenette con pesto, patate e fagiolini.
Oppure potete fare come spesso faccio io: degustatelo semplicemente su una fetta di pane!

Favoloso!


Alla prossima ricetta!

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