giovedì 26 febbraio 2015

Amaretti morbidi



Altra ricetta presa dal libro "Che paradiso è senza cioccolato?" di E. Knam... L'amaretto morbido è un dolcetto tipico della mia regione (la Liguria) e io lo adoro in ogni momento della giornata: assieme al caffè per colazione, come dolcetto di fine pasto o anche per una merenda veloce.
Questa ricetta è assolutamente perfetta: rapida, smaltisce gli albumi del frigo, è senza glutine e il risultato finale è fenomenale!
Se non doveste trovare le armelline potete sostituirle pari peso con le mandorle ma attenzione: quello che otterrete non sarà più un amaretto ma un altrettanto squisito biscotto alle mandorle (ma senza il tipico retrogusto amarognolo).
La scorza di limone (un vero tocco di genio) può essere anche sostituita con scorza d'arancia e alla ricetta potete anche aggiungere 30 g di gruè di cacao: tutti consigli del maestro Knam... E chi siamo noi per opporci?
Buon #GFFD a tutti!

Ingredienti (per circa 20 amaretti)

- 80 g di mandorle pelate
- 20 g di mandorle con la buccia
- 10 g di armelline
- 100 g di zucchero semolato
- 30 g di albume
- Scorza grattugiata di 1 limone

Procedimento

- Ho frullato tutte le mandorle con lo zucchero e la scorza di limone fino a ridurre il tutto molto fine.

- Ho trasferito il composto nella planetaria con la frusta K e poco alla volta ho aggiunto l'albume (Se non avete la planetaria potete usare una ciotola e un mestolo :-)).

- Quando il composto è diventato omogeneo e malleabile ho formato delle palline di circa 3 cm di diametro e le ho disposte su placca coperta di carta da forno. Con pollice e indice ho leggermente schiacciato la punta della pallina come da foto sotto. Ho lasciato asciugare per circa 6 ore.


- Ho fatto cuocere in forno a 180° per 15 minuti.

Sentirete che bontà!


domenica 22 febbraio 2015

Torta Saint Honoré

I


Questo post era un po' che lo tenevo in bozza: sapevo che avrei dovuto dilungarmi parecchio e non trovavo mai il momento giusto. Bene, il momento finalmente è arrivato! 
Vi presento la mia versione di Saint Honoré! Lo posso dire? Sono davvero soddisfatto! 
Qualche mese fa mi capitava di vedere blogger che si cimentavano nella preparazione della Saint Honoré e li invidiavo fortemente... La vedevo come un'impresa impossibile: una di quelle cose da guardare e non toccare. 
Questa torta, per chi non lo sapesse, è composta da tre differenti basi usate in pasticceria:
- la pasta choux o pasta bigné;
- il pan di spagna;
- la pasta sfoglia.
A queste si aggiungono due ulteriori creme base:
- la crema pasticcera;
- la meringa italiana.
Nel nostro caso si aggiunge pure l'aggravante che tutte le preparazioni di cui sopra devono essere modificate in versione senza glutine.
Poi qualche tempo fa è arrivato l'invito di una coppia di cari amici e tant'è qualcosa ha cominciato a ronzarmi in testa. 
D'altra parte ho pensato: i bigné senza glutine li avevo già fatti per questa ricetta (anche se come vedremo più avanti ho pensato bene di utilizzarne un'altra (di Montersino) vista nella trasmissione "Peccati di Gola")... Il pan di spagna di riso non lo avevo mai fatto ma non mi sembrava cosa particolarmente ardua (per inciso la ricetta che ho usato per questa torta ve l'avevo già anticipata qui, visto che questo post è un pochino in differita :-)) La crema pasticcera e la meringa italiana non erano cosa nuova (anche se per questa preparazione sono entrambe lievemente differenti rispetto alla versione classica che trovate qui e qui.
Rimaneva solo la pasta sfoglia, che nella versione senza glutine è il mio tallone d'Achille... Qualche giorno fa Sonia de La Cassata Celiaca mi ha consigliato una versione di sfoglia veloce e semplice da preparare (che presto proverò), ma ai tempi di questa ricetta avevo solo le ricette canoniche, lunghe e con elevata probabilità di fallimento. Pertanto ho deciso di utilizzare per la preparazione una sfoglia pronta: non volevo aumentare ulteriormente le variabili in gioco.
Quindi: le basi erano tutte state definite... Ora mancava una ricetta che facesse da filo conduttore.
Sono partito dal mio mentore principale (Montersino ovviamente) e ho guardato sul suo libro Peccati di Gola la sua versione di Saint Honoré. Poi ho fatto un giretto tra i vari blog per vedere se qualcuno l'aveva già fatta e qualcosina ha cominciato a puzzarmi... La sua ricetta infatti prevede di fare un cordone di pasta choux su di un disco di pasta sfoglia. Questo cordone di pasta choux si deve gonfiare (tipo salvagente) e fare sia da contenitore per il pan di spagna e la crema Saint Honoré (la cosiddetta chiboust) sia da supporto per una bella corona di bigné caramellati. 
Se questo cordone non si gonfia (o si sgonfia) la ricetta va a farsi benedire assieme a tutti i sogni di gloria :-D Ebbene: non ho trovato nessuno, nemmeno tra i blogger più bravi, che non abbia fallito nell' eseguire questo cordone. Allora ho pensato: se non ci sono riusciti loro, figurati io! 
Pertanto avevo assolutamente bisogno di trovare una soluzione di riserva: se avessi fallito la ricetta Montersino avrei potuto andare sull'altra soluzione (e vi assicuro che arrivare già preparati ad un fallimento è tutta un'altra cosa! la prendete con filosofia :-)).
La soluzione di riserva l'ho trovata in questo bellissimo blog. La ricetta qui è con glutine, ma a me interessava un procedimento che non prevedesse il cordone di pasta choux. 
Insomma facendola breve (e detto dopo aver scritto 60 righe sa un po' di presa in giro :-D) ho fatto la mia pasta choux, ho messo il cordone sulla pasta sfoglia bucherellata (per non farla gonfiare), ha cominciato a gonfiarsi come un canotto, l'ho lasciato cuocere quanto pensavo bastasse e poi tutto bello contento, con il dito puntato sul petto pensando: "io ce l'ho fatta" ho aperto lo sportello del forno.
E proprio in quel momento il mio sorriso è diventato una paresi: il canotto è diventato una sottiletta in 3 secondi netti!
Qui, se non avessi avuto in tasca la soluzione di riserva, avrei cominciato ad agitarmi, avrei finto la malattia per l'appuntamento del giorno dopo con i miei amici ecc. ecc. 
E invece mi sono fatto coraggio: ho staccato la sottiletta di pasta choux dalla pasta sfoglia (che ho riusato) e sono passato al piano B.
Che poi diciamocelo: esteticamente, forse, il piano B è meglio del piano A.
E ora dopo questa premessa infinita non ci resta che passare all' ingredientistica e al procedimento (che pure loro sono lunghetti)...

Ingredienti (per una tortiera da 22 cm di diametro)

- 1 rotolo di pasta sfoglia* (o nel caso ve la preparaste, 250 g di peso)

Per la pasta bigné senza glutine (Montersino)

- 90 g di acqua
- 40 g di latte
- 80 g di burro
- 60 g di farina di riso
- 25 g di farina di lupino (io l'ho trovata senza glutine della marca Baule Volante)
- 310 g di uova
- 1 g di xantana
- 1 g di guar (che non avevo e ho sostituito con 1 g ulteriore di xantana)
- 1 g di sale

Per la crema pasticcera "speciale" (Montersino)

- 90 g di latte fresco
- 90 g di panna da montare
- 120 g di zucchero
- 110 g di tuorlo d'uovo
- 17 g di maizena
- 12 g di gelatina in fogli*
- 1 stecca di vaniglia
- 60 g di cioccolato fondente*

Per la meringa italiana "speciale" (Montersino)

- 140 g di zucchero
- 50 g di acqua
- 230 g di albume d'uovo
- 40 g di zucchero semolato

Per il caramello

- 50 g di zucchero
- 1 cucchiaio d'acqua

Per la bagna al rum

- 70 g di zucchero
- 120 ml d'acqua
- 40 ml di rum

Per la finitura

- 500 g di panna da montare
- 2 cucchiaio di zucchero a velo*

* In caso di persona celiaca, da prontuario Associazione Italiana Celiachia.

Procedimento

Pan di spagna
- Intanto per cominciare il pan di spagna l'ho fatto il giorno prima rispetto a tutto il resto e l'ho conservato in un sacchetto per alimenti in modo da mantenerlo morbido. La ricetta, come già detto sopra, la trovate qui.


Pasta Sfoglia
- Ho steso la sfoglia e ho coppato un disco da 22 cm aiutandomi con uno stampo regolabile. Con la sfoglia rimanente ho fatto dei ritagli. Ho bucherellato sia il disco che i ritagli e li ho infornati per 15 minuti a 180° (in realtà chi ha letto la premessa sa che non è andata proprio così ma per pulizia della ricetta ho preferito descrivere in questo modo). Ho messo da parte.

Bigné
- Per i bigné il procedimento è quello classico: ho mescolato insieme le farine, il sale e la xantana e ho messo sul fuoco a fiamma bassa una pentola non troppo grande con acqua, latte e burro. 

- Una volta sciolto completamente il burro, ho alzato la fiamma e portato a bollore. Una volta raggiunto il bollore ho messo le farine tutte in una volta e ho cominciato a mescolare con un mestolo di legno.

- Quando la pasta si è staccata dalle pareti della pentola formando una palla e sul fondo e sulle pareti si è formata una patina bianca, ho trasferito il composto in planetaria facendolo "svaporare" per qualche minuto con la foglia in funzione.

- Poi ho cominciato ad aggiungere le uova sempre con impastatrice in funzione: esse vanno aggiunte una alla volta e si passa alla successiva solo se la precedente è stata completamente assorbita dalla pasta. Attenzione: le dosi di uova sono indicative, potrebbero servirne di meno o di più. Il consiglio e di inserire le prime tre uova e, dal quarto in poi, sbattere l'uovo nella ciotola e aggiungerlo poco per volta. Se ci rendiamo conto che la pasta choux assume la consistenza di una crema pasticcera soda allora non dobbiamo aggiungere altre uova: la pasta choux è pronta.

- Ho spennellato una teglia con burro fuso e ho tolto l'eccesso con carta assorbente. La teglia dovrà risultare solo lievemente unta al tatto.

- Con sac-à-poche con beccuccio liscio (dimensione 12) ho creato delle palline di 3 cm di diametro. 

- Ho fatto cuocere per 20 minuti in forno preriscaldato a 200° C. Se volete vedere il procedimento passo-passo con tanto di foto andate qui.


Crema Pasticcera "Speciale" più Meringa Italiana "Speciale"= crema chiboust!

- Ho separato i tuorli dagli albumi.

- Ho messo i fogli di gelatina ad ammollare in acqua fredda (per una decina di minuti)

- Ho messo gli albumi in planetaria (con frusta a filo) a velocità bassa assieme alla dose minore di zucchero.

- Ho messo in un pentolino la dose maggiore di zucchero con l'acqua e ho portato alla temperatura di 121° C.

- Giunti a questa temperatura ho aggiunto il composto caldo a filo sull'albume in planetaria. 

- Ho alzato la velocità al massimo e ho montato fino all'ottenimento di un composto molto sodo (girando un cucchiaio non deve colare). Ci vorranno circa dieci minuti.

Mentre l'albume montava, sono passato alla preparazione della crema pasticcera "speciale".

- Ho  aggiunto ai tuorli lo zucchero e l'ho mescolati immediatamente con la frusta a mano (questa operazione va fatta subito, altrimenti lo zucchero coagulerebbe il tuorlo e si formerebbero dei grumi).

- Ho tagliato per lungo la bacca di vaniglia, ho estratto i semini e li ho aggiunti al tuorlo sbattuto. Ho aggiunto inoltre la maizena e ho sbattuto il tutto per bene.

- Ho portato a bollore il latte con la panna in un pentolino.

- Raggiunto il bollore ho aggiunto il composto di tuorli e ho cominciato a mescolare fino al raggiungimento di un composto abbastanza denso.

- Ho poi aggiunto la gelatina ammollata e strizzata e ho amalgamato il tutto.

Una volta pronta la meringa italiana ho cominciato ad aggiungerla poco per volta alla crema pasticcera (anche se la crema pasticcera è ancora calda va bene uguale! Non smonta come la panna montata :-)). Il movimento, come sempre, deve essere dal basso verso l'alto e aggiungendo poca meringa per volta. Questo per non smontare il composto.
Alla fine ho ottenuto circa 750 g di crema chilboust bianca:


- Ho prelevato 300 g di crema chilboust, ho fatto sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente, l'ho fatto raffreddare fino a 31°C e l'ho aggiunto alla crema (per creare una squisita crema chilboust al cioccolato).


- Ho messo entrambe le creme in frigo

Bagna al rum

- Ho fatto bollire l'acqua con lo zucchero e ho fatto raffreddare. In seguito ho aggiunto il rum e messo da parte.

Composizione del dolce

Ho diviso il pan di spagna in tre parti (ma ne ho usate solo due). 

- Ho riempito 6 bigné con la crema chiboust bianca e li ho messi in congelatore.

- Ho bagnato entrambi i dischi utilizzati con la bagna al rum (abbondando, io non sopporto il pan di spagna troppo asciutto).

- Ho posizionato il primo disco di pan di spagna sulla tortiera e vi ho steso poco più di metà crema al cioccolato sopra.

- Ho poi posizionato il disco di pasta sfoglia schiacciando fino a portare a filo la crema.

- Ho steso poi sulla sfoglia circa metà della crema chiboust bianca. Ho poi posizionato il rimanente disco di pan di spagna.

- Ho montato la panna con lo zucchero e aiutandomi con una spatola a gomito ho ricoperto tutta la torta con la panna montata.



- Ho tritato grossolanamente i ritagli di pasta sfoglia e li ho messi tutto attorno alla torta.





- Ho preparato il caramello: ho messo in un pentolino su fuoco medio lo zucchero. Appena ha cominciato ad imbrunire ho aggiunto 1 cucchiaio d'acqua e mescolato fino a completo scioglimento. 

- Con caramello ben caldo ho caramellato i bigné. Attenzione: la temperatura del caramello è elevatissima per cui attenti a non bruciarvi!

- Ho posizionato i bigné sulla torta. Ho riempito gli spazi tra un bigné e l'altro con dei ciuffi di panna montata (dovrebbe esservene avanzata dall'utilizzo precedente).

- Nel centro della torta ho decorato alternando delle strisce di ciuffi di chiboust bianca e al cioccolato (come da foto iniziale).

Che dire? La torta era squisita, ho fatto un vero figurone! Vi lascio con la foto di rito della fetta. E cosa fa rima con fetta? Alla prossima ricetta! 


mercoledì 18 febbraio 2015

Peperoni sfiziosi


Ricetta della mia mamma... E si sa... Le ricette della mamma sono sempre le ricette della mamma :-)
Un'idea semplice e veloce per stupire i vostri ospiti con un qualcosa di particolare. 

Ingredienti (per 4 persone)

- 2 peperoni
- un cucchiaio di pinoli
- un cucchiaio di capperi
- un cucchiaio di olive taggiasche
- 1 spicchio d'aglio
- 3-4 filetti di acciughe
- un bicchiere d'olio e.v.o.

Procedimento

- Ho lavato i filetti di acciuga e i capperi e li ho messi a bagno in una bacinella d'acqua a dissalare.

- Ho lavato e pulito i peperoni, li ho tagliati in pezzetti come da foto e li ho disposti in una teglia.

- Ho infornato i peperoni a 180° e li ho fatti ammorbidire. Una volta ammorbiditi li ho messi da parte.

- Ho tritato i pinoli, i capperi, le olive, le acciughe e lo spicchio d'aglio.

- Ho scaldato l'olio e.v.o. per bene in un pentolino e quando ben caldo ho aggiunto il trito. Ho lasciato in infusione calda per un minuto circa.

- Con un cucchiaio ho cosparso i peperoni con il trito e poi ho irrorato il tutto con l'olio caldo.

Io ve l'avevo detto che la mamma è sempre la mamma... O no? Alla prossima ricetta!

martedì 17 febbraio 2015

Spaghetti alla bottarga di muggine



Oggi giornata terribile a lavoro ... Emergenza dell'ultimo minuto, costretto a uscire tardi, stanco e rimbambito... In giorni come questo c'è un assoluto bisogno di ricette veloci ma attenzione: veloci non significa necessariamente insoddisfacenti!
L'ingrediente base di questa ricetta l'ho mangiato per la prima volta a 30 anni:-) Ne avevo sempre sentito parlare ma chissà perché non mi era mai capitato di assaggiarlo. Quando l'ho provato per la prima volta mi sono subito pentito di aver atteso così tanto a lungo! Una vera squisitezza! E poi questo piatto è così semplice: addirittura di più di un aglio olio e peperoncino! La ricetta l'ho presa da un vecchio libro di cucina, uno dei tanti ai quali non si da mai troppa importanza ... 

Ingredienti

- 250 g di spaghetti*
- 1 spicchio d'aglio
- olio e.v.o.
- 2 cucchiai abbondanti di bottarga di muggine grattugiata

* In caso di persona celiaca il prodotto deve essere senza glutine

Procedimento

- Ho tritato finemente lo spicchio d'aglio, l' ho depositato sul fondo della ciotola e aiutandomi con una forchetta l'ho schiacciato per bene sul fondo e sulle pareti.

- Ho aggiunto nella ciotola abbondante olio e.v.o. e la bottarga. Ho mescolato per bene e ho inclinato la ciotola per far aderire il condimento anche alle pareti (vedi foto sotto).


- Parallelamente ho lessato gli spaghetti in acqua salata, ho scolato e trasferito nella ciotola. 

- Ho impiattato, aggiunto ancora un pochino di olio e spolverato con altra bottarga.

Un piatto semplice... Ma che dico semplice: semplicissimo! Ma troooooppo buono! Alla prossima ricetta!

lunedì 16 febbraio 2015

Plumcake di Ernst Knam


Finalmente dopo tanto ho trovato la ricetta di plumcake che mi soddisfa al 100%! Solitamente trovavo ricette che, rivisitate senza glutine, rimanevano stoppose. Dopo un paio di giorni le fettine estraevano le ventose e ad ogni morso si rischiava la morte per soffocamento :-)
Poi è arrivato Knam, con il suo libro "Che Paradiso è senza cioccolato?", e tutto è cambiato. Per inciso, il libro è molto bello: per ora le ricette che ho preparato(e che vedrete presto sul blog) sono state un successone! 
Diciamo che inizialmente ero un po' scettico: pensavo fosse una "commercialata" e invece no... Le ricette sono molto ben spiegate e la struttura ricorda un po' quella dei libri di Montersino. Tenete conto che le ricette sono quasi tutte con glutine, ma con un po' di esperienza rivisitarle in chiave glutenfree non è complicato.
Questo plumcake è pazzesco: lo mangeresti sempre, non solo a colazione e rimane morbido anche dopo diversi giorni dalla sua preparazione.


Ingredienti (per 1 cake da 900 g)

- 160 g di burro
- 2 g di sale
- 10 g di scorza di limone grattugiata 
- 1 stecca di vaniglia
- 140 g di zucchero semolato
- 2 uova
- 50 g di latte intero fresco
- 200 g di farina di riso finissima
- 6 g di lievito per dolci
- Mandorle in lamelle q.b.

Procedimento

- Ho montato in planetaria il burro ammorbidito con lo zucchero, il sale, la scorza di limone e i semi di vaniglia.

- Ho unito a filo le uova precedentemente mescolate con il latte.

- Ho incorporato a mano la farina con il lievito.

- Ho imburrato e infarinato uno stampo da plum cake e l'ho riempito fino a 3/4.

- In superficie ho sparso le mandorle a lamelle.

- Ho cotto a 170 °C per circa 50 minuti (comunque sia fate la prova stecchino per regolarvi!).


Vedrete che bontà: è davvero squisito!

domenica 15 febbraio 2015

Meringa italiana



Altra base che non può mancare nella cucina di un appassionato di pasticceria! E' perfetta per decorare torte (come la lemon meringue cake) e non è necessario cuocerla essendo già pastorizzata. E' molto utilizzata come base per semifreddi o creme particolari e può essere anche fatta asciugare in forno  per la creazione delle classiche meringhe (anche se in questo caso la meringa francese o quella svizzera sono più indicate). Infine, cosa non trascurabile, vi consente di smaltire gli albumi avanzati dalle ricette che utilizzano solo tuorli (e non sono poche).

Ingredienti

- 100 g d'acqua
- 400 g di zucchero semolato
- 250 g di albumi
- 100 g di zucchero semolato

Procedimento

- Ho fatto cuocere 400 g di zucchero con l'acqua e l'ho portato ad una temperatura di 121° C (non di più mi raccomando! per la misura di temperatura vi serve ovviamente un termometro da cucina!).

- Nel frattempo ho messo in planetaria gli albumi con i 100 g di zucchero e ho fatto montare a velocità bassa.

- Quando gli albumi cominciano a schiumare (e lo zucchero con acqua  ha raggiunto la temperatura di cui sopra) ho versato a filo lo zucchero cotto (in questo modo pastorizzate l'albume) senza fermare la planetaria.

- Ho poi portato la velocità della planetaria al massimo e ho montato fino a completo raffreddamento. Il composto risultante deve essere come quello della foto sopra: lucido e sostenuto.

Con una parte di composto ho fatto delle meringhette con l'ausilio di un sac-à-poche con bocchetta rigata. Ho fatto asciugare per circa 4 ore a 70°C con lo sportello del forno socchiuso.
Per l'asciugatura ovviamente bisogna anche un po' regolarsi a occhio: le meringhe sono pronte se risultano leggere e croccanti. Pertanto assaggiatele: se risultano gommose (tipo chewing-gum) devono asciugare ancora!
Una volta asciugate le ho fatte raffreddare a temperatura ambiente e ho cosparso con cacao amaro. Un ottimo accompagnamento per il caffé serale!


La restante parte del composto l'ho congelata (eh sì, è possibile congelarla) mettendola in un contenitore ricoperta con pellicola trasparente a contatto.
La tengo come scorta in attesa che mi salti agli occhi qualche ricettina sfiziosa che la preveda :-)

Alla prossima ricetta!

sabato 14 febbraio 2015

Pan di spagna di riso



Una delle basi della pasticceria in versione senza glutine... La ricetta è tratta dal libro "Le Dolci Tentazioni" del maestro Montersino... 
Il risultato è stato davvero ottimo! Il pan di spagna è rimasto ben alveolato e morbido e il gusto non aveva nulla da invidiare a quello di un pan di spagna classico con glutine!
A cosa mi è servita questa base lo vedrete nei prossimi giorni :-) Posso solo dirvi che secondo me vi piacerà ;-)

Ingredienti (per uno stampo da 22 cm di diametro)

- 60 g di tuorli (circa 3)
- 240 g di uova (circa 4)
- 200 g di zucchero semolato
- 200 g di farina di riso finissima*
- 40 g di amido di riso*

* in caso di persona celiaca il prodotto deve essere espressamente dichiarato senza glutine.

Procedimento

- Ho montato in planetaria le uova, i tuorli e lo zucchero per una decina di minuti. Il composto finale deve risultare di un colore giallino chiaro e deve "scrivere" (vedi foto)

 
- A questo punto ho setacciato la farina di riso e l'amido di mais e li ho incorporati al composto un cucchiaio alla volta mescolando delicatamente dal basso verso l'altro (per non smontarlo). Questo passaggio è molto importante in quanto il pan di spagna non contiene lievito baking e lievita in cottura grazie all'aria incorporata durante la fase di montaggio. Se incorporando la farina smontate il composto, il pan di spagna non lieviterà, quindi occhio ;-)

- Ho versato il composto in uno stampo imburrato e infarinato (senza spianarlo, intanto si spiana da solo in cottura). 

- Ho cotto a 190°C per 35 minuti circa.

Alla prossima ricetta!

giovedì 12 febbraio 2015

Salmone in crosta


Ricetta semplice semplice di origine English (l' originale è di Gordon Ramsay) ma resa più mediterranea utilizzando spezie a noi più congeniali.
Un modo diverso di assaporare il salmone che a noi è piaciuto davvero molto. Poi diciamocelo: presentato a tavola fa pure la sua porca figura :-) 
Unica pecca: ho usato la sfoglia comprata (che non amo in quanto viene fatta con la margarina... bleah). Purtroppo ho già tentato due volte a fare la pasta sfoglia senza glutine ma senza successo. Ma io sono tenace... e chi la durerà la vincerà :-D


Ingredienti

- 1 filetto di salmone da 600 g circa
- 1/2 rotolo di pasta sfoglia*
- 50 g di burro
- 1 cucchiaino di maggiorana
- 1 cucchiaino di rosmarino
- 1 cucchiaino di prezzemolo
- 1 cucchiaino di salvia
- la scorza di mezzo limone grattugiata
- 1 tuorlo d'uovo
- sale e pepe q.b.

* In caso di persona celiaca dovrà essere senza glutine.

Procedimento

- Ho eliminato la pelle e le lische al salmone. Ho asciugato con carta assorbente, salato e pepato.

- Ho mescolato il burro ammorbidito con le spezie e la scorza di limone.

- Ho spalmato il burro aromatizzato su metà del filetto e ho chiuso a libro in modo da racchiudere al centro la farcitura.

- Ho steso la pasta sfoglia (racchiudendola tra due fogli di carta forno infarinati per rendere più agevole l'operazione) e con essa ho avvolto il salmone. 

- Ho posizionato il salmone in una pirofila ricoperta da carta da forno (facendo in modo di avere la sigillatura sotto).

- Ho spennellato con il tuorlo d'uovo sbattuto, ho cosparso di sale grosso e messo in frigo a riposare per mezz'ora.

- Ho infine infornato per 25 minuti a 200°C.

Davvero molto molto molto buono!

Alla prossima ricetta!


mercoledì 11 febbraio 2015

Tagliatelle panna e speck


Ahhhh... Che meraviglia! Dopo una settimana lontano da casa (trasferta lavorativa...) posso tornare al nostro blog. Torno con una ricetta semplicissima (e con una foto un po' mossa accidenti!) ma io e Laura la adoriamo!
Non tralasciate il fatto di aggiungere l'erba cipollina fresca tritata alla fine: vi darà delle soddisfazioni!

Ingredienti (per 2 persone che mangiano)

- 250 g di tagliatelle fatte con questa ricetta;
- 150 g di speck a fette sottili*
- 250 ml di panna fresca
- 30 g di burro
- erba cipollina fresca q.b.
- sale q.b.

* Per persona celiaca da prontuario Associazione Italiana Celiachia o con dicitura esplicita "Senza Glutine" sull'etichetta.

Procedimento

- Ho tagliato lo speck a striscioline.

- In una padella ho fatto sciogliere il burro e quando ben caldo ho aggiunto lo speck.

- Ho fatto rosolare per bene e ho aggiunto poi la panna. Ho portato a bollore e ho fatto addensare. Una volta addensato il composto ho spento il fuoco.

- Parallelamente ho lessato le tagliatelle in acqua salata e una volta cotte le ho scolate e fatte saltare velocemente in padella.

- Ho impiattato e spolverato con abbondante erba cipollina fresca tritata.

Una vera squisitezza! Alla prossima ricetta!!! 


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