domenica 30 novembre 2014

Torta mele e pistacchi


Più di due giorni senza torta per la colazione non potevamo stare. Così oggi, tra un biscotto e l'altro (vedi post precedente) ho fatto anche questa bella torta. E' venuta un po' bassina ma pazienza. Il profumo è ottimo quindi sarà sicuramente squisita (per l'assaggio aspettiamo domani mattina :-)).
La ricetta è di UnCuoreDiFarinaSenzaGlutine, uno dei miei punti di riferimento ormai da mesi e mesi.

Ingredienti

- 2 mele
- 50 g di pistacchi
- 100 g di mix per dolci*
- 100 g di zucchero
- 3 uova
- 2 cucchiai di rum
- 100 g di burro fuso
- 7 g di lievito per dolci**

* Senza Glutine
** Da prontuario Associazione Italiana Celiachia

Procedimento

Ho messo a macerare in una ciotola le mele tagliate a tocchetti con i pistacchi tritati e il rum (mescolando il tutto per bene).
Ho diviso i tuorli dagli albumi. Ho montato gli albumi a neve e i tuorli con lo zucchero.
Ho aggiunto ai tuorli la farina, il lievito e il burro fuso continuando a sbattere con le fruste.
Ho poi aggiunto le mele e gli albumi mescolando a mano con il classico movimento dal basso verso l'alto. 
Ho imburrato e infarinato una teglia da 26 cm (ci sarebbe voluta da 24), vi ho versato dentro il composto e ho infornato per 40 minuti a 175°.

Che profumino... Non vedo l'ora che sia domattina per assaggiarla!
Buonanotte e alla prossima ricetta!

Biscotti mandorle e cocco


Avevo una quantità industriale di albumi in frigo da smaltire dopo tutte le preparazioni a base di tuorli dei giorni scorsi.
Devo dire che questa ricetta è un ottimo modo di usarli senza per forza doversi sempre rimpinzare di meringhe.
La ricetta viene dal mitico blog di Felix e Cappera: io ho un po' modificato le dosi in base a quanto avevo in casa.
Degli ottimi biscotti da accompagnare con un buon caffè o con il té pomeridiano!

Ingredienti

- 200 g di albumi
- 300 g di mandorle pelate
- 300 g di zucchero
- 5 cucchiai di farina di cocco
- 5 cucchiai di farina per dolci*
- 1 punta di bicarbonato di ammonio per dolci

* Per noi senza glutine. In caso di ricetta con glutine le dosi non cambiano.

Procedimento

Ho tritato le mandorle finemente con il mixer.
Ho messo tutti gli ingredienti in una ciotola e amalgamato fino ad ottenere un composto molle ma non troppo. Ho foderato una placca con carta da forno e con due cucchiaini o cominciato a formare dei cerchi (o quasi, non essendo Giotto) di 5 cm circa. 
Ho infornato per 15 minuti a 175°. 
Veramente ottimi! Anche il piccolo Marco ha apprezzato!
Alla prossima ricetta!!!

Budino bicolore con panna montata


Data la serata ospiti di ieri sera ho optato per questo dolcetto scenografico (fonte giallozafferano). 
Un budino per metà alla vaniglia e per l'altra metà al cioccolato guarnito con panna montata. E se non è buono lui... :-)

Ingredienti

Per il budino alla vaniglia:
- 150 ml di latte
- 80 ml di panna fresca
- 2 tuorli d'uovo
- 4 g di gelatina in fogli *
- 40 g di zucchero semolato
- mezza bacca di vaniglia

Per il budino al cioccolato
- 60 g di cioccolato fondente*
- 55 g di burro
- 270 ml di latte
- 55 g di zucchero semolato
- 25 g di farina**

Per la panna montata
- 125 ml di panna fresca
- 25 g di zucchero a velo

* Per i celiaci da prontuario Associazione Italiana Celiachia.

** Per noi senza glutine. Nel caso di ricetta con glutine le dosi non cambiano. Se usate farina senza glutine non usate farina per dolci (ricca di amidi) ma solo farina per pane e pizze.

Procedimento

Ho fatto ammollare la gelatina in acqua fredda per 10 minuti.
Ho messo in un pentolino il latte, la panna e ho aggiunto la vaniglia (sia i semi che la bacca). Ho portato il tutto a sfiorare il bollore.
Parallelamente in una ciotola ho sbattuto con una frusta a mano i tuorli d'uovo con lo zucchero. Ho tolto la bacca di vaniglia dal pentolino e ho fatto sciogliere nel composto caldo la gelatina (ben strizzata) mescolando per bene.
Ho versato il tutto a filo sui tuorli sbattuti mescolando con la frusta il tutto.
Ho riempito per metà (aiutandomi con un imbuto) 4 stampini da budino e li ho messi nel congelatore.
Sono poi passato alla preparazione della crema al cioccolato: ho tritato grossolanamente su un tagliere il cioccolato, ho portato in un pentolino il latte a sfiorare il bollore e in un altro pentolino ho fatto fondere a fuoco basso il burro assieme allo zucchero.
Una volta sciolto il burro ho aggiunto il cioccolato, la farina setacciata e il latte scaldato: il tutto mescolando continuamente a fuoco lento.Sono andato avanti fino all'addensamento del composto.
Ho versato il tutto in un contenitore coprendo con carta trasparente e ho lasciato raffreddare a temperatura ambiente.
Una volta raffreddata la crema al cioccolato e rassodato il budino alla vaniglia, ho riempito gli stampini per bene con il cioccolato (aiutandomi con un sac-a-poche). Ho livellato la superficie con un cucchiaio e ho riposto gli stampini in frigorifero per due ore.
Sono poi passato alla preparazione della panna montata: ho montato la panna con le fruste elettriche e ho aggiunto lo zucchero a velo continuando a montare. Ho poi riposto la panna montata in una sac-a-poche con bocca a stella e messo in frigo fino ad utilizzo.
Prima di servire ho tolto il budino dagli stampini (li ho immersi rapidamente in acqua bollente visto che non volevano saperne di uscire). Ho poi guarnito con ciuffi di panna montata come da foto.
Ho cosparso con pistacchi di bronte tritati.

Veramente un ottimo risultato! 

Alla prossima ricetta!! 

Coniglio ripieno arrosto


Per me che sono carnivoro convinto questa ricetta è una vera figata! Ha diversi punti a suo favore: gusto squisito, semplicità di preparazione e impatto estetico notevole!
Ieri sera avevamo ospiti e ce lo siamo spazzolato tutto! Un successone con complimenti al seguito :-)


Ingredienti



- 1 coniglio disossato da 900 g

- 300 g di macinata di vitello
- 200 g di salsiccia di suino*
- 100 g di mollica di pane*
- latte q.b.
- maggiorana
- 1 uovo
- 100 g di parmigiano grattugiato
- sale e pepe q.b.
- 2 cipolle
- 6 patate medie
- 1 bicchiere di vino bianco
- olio evo


* Per noi senza glutine. In caso di ricetta con glutine le dosi non 

cambiano.


Procedimento



Ho fatto disossare il coniglio dal pollaiolo (fare da soli questa operazione è assolutamente sconsigliato: è complessa e il rischio è di farsi male). In una ciotola ho messo la macinata, la salsiccia sgranata, la mollica di pane bagnata nel latte e strizzata per bene, la maggiorana tritata, l'uovo, il parmigiano, il sale e il pepe.

Ho amalgamato tutto molto bene con le mani fino ad ottenere un impasto spalmabile piuttosto omogeneo.
Ho steso il coniglio su un tagliere e l'ho battuto per bene con il batticarne. Ho spalmato su tutto il coniglio un bello strato di ripieno (1 cm più o meno), ho ripiegato le zampe verso l'interno e ho arrotolato dalla parte lunga. Ho poi legato come un normale arrosto (se non sapete come fare guardate qui).
Sono poi passato a preparare il contorno: ho pelato le patate e le cipolle e le ho tagliate a spicchi non troppo grandi (vedi foto).
Li ho messi in un tegame (lungo abbastanza per contenere il coniglio) e ho messo l'arrosto di coniglio al centro. Ho irrorato il tutto con abbondante olio evo.
Ho infornato a 200° per 50 minuti. Trascorso questo tempo, ho abbassato il forno a 180°, versato sull'arrosto il vino bianco, e proseguito la cottura per 40 minuti (bagnando l'arrosto ogni 10 minuti circa con il suo sughetto).
Una volta cotto ho lasciato riposare per qualche minuto e ho affettato impiattando come in foto.


Una vera prelibatezza: io non ho mai adorato il coniglio data la quantità industriale di ossa che si porta dietro. Ma una volta privato delle ossa è tutta un'altra cosa!



Alla prossima ricettaaaa!!!!


Gnocchi di zucca


Un nostro amico ci ha regalato 1,5 kg di fantastica zucca e così abbiamo cominciato a ragionare su come utilizzarla.
Buona parte l'abbiamo congelata, mentre mezzo chilo è finito in questi fantastici gnocchi. Ve li consiglio assolutamente: buonissimi e molto colorati!
Noi li abbiamo conditi con un semplice burro e salvia. Se volete potete anche accompagnarli con una salsa al formaggio.

Ingredienti

- 500 g di zucca
- 500 g di patate
- 300 g circa di farina*
- 1 uovo
- cannella
- noce moscata
- sale 
- pepe

* per noi senza glutine. Per la ricetta con glutine le dosi non cambiano.

Procedimento

Ho lessato le patate (intere e con la buccia) in abbondante acqua salata. In una leccarda coperta con carta da forno ho messo la zucca tagliata a pezzi e l'ho infornata a 180° per una ventina di minuti (comunque è pronta quanto si trapassa con una forchetta).
Ho sbucciato le patate lessate e le ho passate con il passaverdure (mettendo il passato in una ciotola capiente). Ho poi passato anche la zucca. Ho poi aggiunto la farina (sono partito da 200 g ma non era sufficiente, così poco per volta sono salito fino a 300 g).
Ho unito poi l'uovo, un cucchiaino di cannella in polvere, un pizzico di noce moscata, sale e pepe.
Ho impastato con le mani dentro la ciotola e, quando l'impasto cominciava a prendere consistenza, ho finito sulla spianatoia (cosparsa di farina) fino a formare una palla morbida (ma non bagnata).
Ho poi cominciato a fare gli gnocchi: ho formato i soliti cilindretti di circa 1 cm di diametro e ho tagliato in tocchetti di un paio di cm di lunghezza.

Alla prossima ricetta!

Calamari ripieni all'andalusa



Non so bene perché, ma il calamaro mi incuteva un po' di timore nella sua preparazione :-). Non lo avevo mai fatto prima e pensavo fosse complicato... Ma mi sbagliavo! Come prima volta ho deciso di vincere facile seguendo una ricetta presa dall'infallibile GialloZafferano. Risultato fantastico: un pranzetto davvero coi fiocchi. Volevo farvi notare l' impiattamento che mi ha dato grande soddisfazione. Un fiore di calamaro ripieno a completare il motivo floreale del piatto :-) Poi per finire in bellezza... Ho fotografato il piatto al contrario ed è finita la magia :-D 

Ingredienti

- 600 g di calamari (peso ancora da pulire)
- 1 cipolla
- 1 carota
- 2 uova
- 6 pomodorini piccadilly maturi
- 1 bustina di zafferano
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 6 cucchiai di olio evo
- 5 cucchiai di pangrattato*
- sale e pepe q.b.

* Per noi senza glutine.

Procedimento

Premessa: i calamari li ho presi già puliti. Io mi sono limitato a lavarli bene, a togliere la pellicina dal mantello e a staccare le pinne. Ho poi tritato finemente le pinne e i tentacolini lasciando integro il mantello. 
Sono passato poi alla preparazione del ripieno: ho tritato finemente la cipolla e la carota. Ho fatto rassodare un uovo. Ho messo a soffriggere metà cipolla con 3 cucchiai d'olio evo e, una volta imbiondita, ho aggiunto metà carota. Ho lasciato cuocere per 5 minuti a fuoco dolce e ho poi aggiunto i tentacoli e le pinne tritati. Ho fatto cuocere per altri 5 minuti, tolto dal fuoco e messo in una ciotola capiente assieme al pangrattato, il bianco e il rosso dell'uovo sodo separati e tritati finemente, l'altro uovo (sbattuto a parte in una ciotolina), il prezzemolo e ho aggiustato di sale e pepe. Ho amalgamato per bene gli ingredienti e ho poi riempito i mantelli dei calamari aiutandomi con un cucchiaio. Ho infine chiuso i mantelli con uno stuzzicadenti(non riempiteli troppo altrimenti rischiano di aprirsi in cottura).
Sono poi passato alla preparazione del sugo per il condimento dei calamari: ho messo in padella l'altra metà della cipolla e della carota con 3 cucchiai di olio evo a soffriggere a fuoco dolce. Ho poi aggiunto i pomodorini tagliati a cubetti, lo zafferano stemperato in poca acqua, quindi i calamari ripieni. 
Ho coperto la padella con un coperchio e lasciato cuocere a fuoco moderato per 30 minuti (ogni 5 minuti circa rigiravo i calamari sottosopra in modo da farli cuocere uniformemente).
Ho infine impiattato come da foto: i petali del fiore fatti con il calamaro ripieno e al centro della corolla il condimento.

Gran figata!

E anche l'esame del calamaro è stato superato :-).
Alla prossima ricetta!  

mercoledì 26 novembre 2014

Salmone agli agrumi e riso pilaf













Ricetta molto semplice e di scena.
In una grossa padella mettete olio e cipolla tritata. Fate rosolare poco e inserite i tranci di salmone. Preparate un abbondante salsa di succo arancia, scorza di arancia, succo di limone e zenzero fresco e versatela sul salmone durante la cottura in modo che ci sia sempre un po di liquido. Fate così per 20 minuti a fuoco basso.
A parte preparate il riso pilaf (basmati ... e poi infornato ...) e quando cotto impiattate una formina di riso e versateci sopra un paio di cucchiai del liquido di cottura del salmone. Mettete poi il salmone ed ecco fatto.

Salmone all'aceto balsamico di Modena IGP


 


Un ottimo accostamento che non richiede veramente nessuna lavorazione: infornate così come lo avete il salmone a tranci, lo cuocete per 30 minuti a 160° e servite su un piatto con aceto balsamico "serio" e vedrete che bontà!!!

Tortino nero di calamari al pesto












Un altro sformatino che combinato con quello allo zenzero e cavolfiore formano una squadra vincente.



Ingredienti per 10 persone

250 gr calamari
250 gr moscardini
300 gr panna
6 uova
400 gr latte
90 gr nero di seppia
120 gr patate cotte
1 spicchio aglio
2 scalogni
50 gr prezzemolo
100 gr vino bianco
150 gr pesto senza parmigiano
150 gr patate
300 gr fumetto pesce
olio evo

Preparazione

Pulire calamari e moscardini e tenere le teste con i tentacolini. Tagliare il resto a dadini piccoli (otterrete circa 250 - 300 gr di polpa).
Far soffriggere aglio e scalogno tritasti finemente con poco olio. Inserire la polpa di moscardini e calamari a dadini e cuocere per 5 minuti. Inserire il tutto in un mixer con: prezzemolo, patate cotte stemperate con latte, uova, panna, sale e pepe, il nero di seppia e frullare. Riempire con il ricavato gli stampini e cucerli nel forno a 160° per 20 minuti a bagnomaria.
La salsa và preparata così: soffriggere scalogo, patate a cubetti, sfumare con vino bianco e fumetto e far cuocere per 20 minuti. Frullare e passare al colino cinese con il pesto. 
Una volta cotti gli sformatini, servire nel piatto con la salsa al pesto e aggiungere le teste con i tentacoli che avrete fatto bollire per una decina di minuti. 
Decorare con prezzemolo riccio o basilico.

Varianti: alternativa ai 300 gr di panna = 200 gr panna e 100 gr ricotta; i tentacoli potete farli tostare anzichè bollire.

Buon appetito!!!! 

Pipe pasticciate


Stamattina, poco dopo aver aperto gli occhi, già pensavo a cosa far stasera per cena. Eh sì cari miei... Qui stiamo sfiorando le soglie del fanatismo! Persino Laura mi dice:" ho ancora il gusto del caffelatte in bocca e mi chiedi cosa voglio per cena???".
Però, nonostante faccia la brontolona al mattino, alla sera poi si lecca i baffi! 
Comunque sia, tornando ai miei pensieri mattutini, non riuscivo a focalizzare cosa mi sarebbe piaciuto mangiare per cena. Allora ho chiesto un'aiutino a GialloZafferano e indovinate un po'? La ricetta del giorno era proprio questa.
Ho fatto qualche variante qua e la in base all'ispirazione e a quello che avevo in casa. 
Il risultato? Fantastico davvero. Un piatto autunnale a tutti gli effetti, gustosissimo e appetitoso. Ce lo siamo divorati!

Ingredienti

- 250 g di pipe*
- 100 g di pancetta affumicata a fette sottili*
- 100 g di toma d'alpeggio
- 100 g di gorgonzola
- 400 g di radicchio rosso
- 50 g di parmigiano grattugiato
- 1 manciata di funghi secchi
- 250 ml di latte
- 25 g di burro
- 25 g di farina* 
- olio evo
- sale e pepe qb

* Per noi tutti prodotti senza glutine. Nel caso non abbiate celiaci in casa le dosi non cambiano.

Procedimento

Ho messo ammollo in acqua calda i funghi secchi per una decina di minuti. Ho pulito e lavato il radicchio e l'ho tagliato a striscioline. Ho tagliato a striscioline la pancetta e ho tritato i funghi secchi con la mezzaluna dopo averli strizzati (tenendo da parte l'acqua di ammollo).
Ho messo in padella la pancetta con un filo d'olio evo e ho fatto rosolare per bene a fiamma media (fino a far diventare la pancetta croccante).
Ho poi aggiunto il trito di funghi e ho fatto insaporire qualche minuto.
Ho aggiunto il radicchio, ho amalgamato per bene e ho lasciato ammorbidire mescolando di tanto in tanto. A metà cottura ho aggiunto un paio di mestoli dell'acqua di ammollo dei funghi. Una volta ammorbidito il radicchio per bene ho salato, pepato, mescolato e messo da parte.
Parallelamente ho messo sul fuoco una pentola capiente e ho portato ad ebollizione. Ho poi salato l'acqua e cotto la pasta (lasciandola al dente).
Mentre la pasta cuoceva ho messo a sciogliere in una pentola il burro (a fuoco basso) e ho aggiunto la farina mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi. Ho mescolato a fuoco dolce fino a che il composto non è diventato dorato (il cosiddetto roux). Ho poi spento sotto il roux e, in un altro pentolino ho posto il latte e l'ho portato a sfiorare il bollore.
Ho aggiunto il formaggio a cubetti nel latte mescolando fino a scioglimento.
Ho aggiunto il latte poco per volta al roux mescolando vigorosamente con una frusta.
Ho cotto per 5 minuti a fuoco dolce fino ad addensamento della besciamella. Una volta addensata l'ho messa da parte.
Intanto, una volta cotta, ho scolato la pasta e l'ho amalgamata in padella con il radicchio, la pancetta e i funghi.
Ho poi aggiunto la besciamella di formaggio, ho mescolato per bene e ho distribuito il tutto in una pirofila (e qui, e non scherzo, avevo l'acquolina in bocca!).
Ho spolverato con il parmigiano e infornato per 5-6 minuti in forno preriscaldato a 230°.

Veramente una figata! 

Alla prossima ricetta!!!!

Cravattine ai porcini





Chiamarla ricetta sarebbe un eccesso ... ma sicuramente è una valida alternativa alla routine settimanale.
Abbiamo messo uno spicchio di aglio in camicia con olio evo e abbiamo aggiunto una busta di funghi porcini surgelati (una marca sconosciuta ma erano davvero spettacolari, ora se li ritrovo vi dirò di più), li abbiamo fatti andare fino a che non davano più acqua (aggiungiamo un dado) e, dopo aver torlo lo spicchio di aglio, abbiamo aggiunto salsa di pomodoro "verace" e continuato la cottura a fuoco basso per l'intero tempo di cottura della pasta.
Aggiunte le cravattine, spolveriamo con prezzemolo e formaggio e serviamo.

Sformatino di cavolfiori con mazzancolle allo zenzero












Sadler colpisce ancora ... 
Ormai la ricetta è collaudata e gli i commensali sono soddisfatti!!!!!

Ingredienti per 10 persone


10 mazzancolle o 10 gamberoni

400 gr di cavolfiore
30 gr cipolla
1 uovo
50 gr burro
0,5 l vino bianco
1 l fumetto di pesce
0,5 l panna
50 gr zenzero
1 scalogno
1 patata 
olio evo

Preparazione

Tritare lo zenzero e lo scalogno e farlo bollire in una padella con vino bianco, fumetto, la patata a dadini. Dopo 5 minuti aggiugnere la panna e fare bollire fino a che diviene densa. A questo punto frullare e passare al colino.
A parte, cuocere il cavolfiore in acqua salata, e quando cotti schiacciarli con la forchetta, aggiungere sale e pepe. In una ciocola grossa unire i cavolfiori, burro fuso, cipolla precedentemente stufata con acqua e olio. Unire l'uovo e amalgamare il tutto.
Ora non ci rimane che riempire gli stampini inburrati e cuocerli nel forno a 160° per 20 minuti a bagnomaria.
Nel frattempo cuocere le mazzancolle in acqua calda e far bollire per pochi minuti.


Una volta cotti, servire nel piatto il tortino estratto dallo stampino sopra ad uno strato di salsa allo zenzero. Adagiare sopra il tortino la mazzancolla predentemente cotta ed ecco un favoloso piatto che colpirà i vostri ospiti.

Successo garantito.

Buon appetito!!!



 

lunedì 24 novembre 2014

Gnocchi al ragù di melanzane


Se siete stufi di condimenti a base di proteine animali (o se semplicemente avete voglia di fare qualcosa di un po' diverso) ecco quello che fa per voi: un ottimo ragù di melanzane con cui condire degli squisiti gnocchi di patate.
Un piatto sfizioso e particolare che non vi deluderà!

Ingredienti

Per gli gnocchi:
- 600 g di patate
- 200 g di farina*
- sale q.b.
- se volete potete aggiungere un uovo, noi non l'abbiamo messo

* per noi senza glutine, abbiamo usato il Mix B della Schar. Per la versione "glutinosa" le dosi non cambiano.

Per il ragù:

- qualche foglia di basilico
- 400 g di melanzana
- una carota
- una cipolla
- una costa di sedano
- 200 g di passata di pomodoro
- sale e pepe qb
- olio evo


Procedimento

Abbiamo bollito le patate con la buccia in acqua salata. Una volta cotte (devono potersi infilzare agilmente con una forchetta) le abbiamo pelate e passate allo schiacciapatate. Abbiamo aggiunto la farina setacciata e il sale ( se volete potete mettere anche l'uovo) e abbiamo impastato fino ad ottenere un composto morbido ed elastico. Sulla spianatoia abbiamo tagliato una piccola parte di impasto e fatto un cilindretto. Lo abbiamo tagliato tocchetti (se volete potete rigare i gnocchi con i rebbi di una forchetta o con l'apposito attrezzo) e siamo andati avanti fino all'esaurimento della pasta. Abbiamo cosparso di farina gli gnocchi e siamo passati al condimento.
Abbiamo tagliato la melanzana in fette spesse 1 cm, l'abbiamo cosparse di sale grosso e messe sovrapposte in un colapasta coperte da un peso per un'oretta. Una volta pronta l'abbiamo sciacquata per bene, tamponata con carta assorbente e tagliata a cubetti non troppo grandi.
In un padellino abbiamo fatto ridurre per 15 minuti a fuoco vivace la passata di pomodoro con insaporita con il basilico.
Abbiamo fatto un trito di carota, cipolla e sedano e l'abbiamo messo ad imbiondire in padella con tre cucchiai di olio evo.
Abbiamo poi aggiunto le melanzane e l'abbiamo fatte appassire per una decina di minuti. Abbiamo infine unito il pomodoro, fatto cuocere per 10 minuti ancora, salando e pepando a dovere.
Abbiamo cotto gli gnocchi in acqua salata (quando vengono a galla sono cotti!).

Abbiamo condito nei piatti con il ragù. Sono finiti in un lampo!


Alla prossima ricetta!!!

Fagioli all'uccelletto


Questa è una di quelle ricette regionali (Toscana per la precisione) semplice ma godereccissima!!! 
La parte più delicata è la cottura dei fagioli. Devono essere cotti ma non si devono sfaldare. Quindi fate attenzione!
Nota: io ho usato fagioli secchi e li ho reidratati mettendoli ammollo in acqua fredda la sera prima. Se avete fagioli freschi tenete conto che 100 g di fagioli secchi equivalgono a circa 250 g di fagioli freschi.

Ingredienti

- 150 g di fagioli secchi reidratati
- due spicchi d'aglio
- una decina di foglie di salvia fresca
- olio evo
- 250 g di pomodori pelati
- sale q.b.
- pepe macinato fresco q.b.

Procedimento

Ho coperto i fagioli con 4 dita d'acqua e ho portato ad ebollizione. Ho abbassato il fuoco e fatto cuocere fino a che i fagioli risultavano teneri (ribadisco: non si devono sfaldare!!!). Ho scolato i fagioli in un colapasta e li ho messi da parte.
In una pentola ho messo abbondante olio evo, 2 spicchi d'aglio e la salvia e ho fatto rosolare per qualche minuto. Ho poi aggiunto i pelati  e ho fatto cuocere il tutto fino ad ottenere un sugo denso. Ho aggiunto i fagioli, ho salato e ho pepato abbondantemente (il pepe, se piace, ci da quel qualcosa in più a mio parere).
Ho cotto per una quindicina di minuti a fuoco basso e ho servito ben caldi.

Veramente ottimi, sono stati spazzolati!

Nota: il piatto può essere consumato in accompagnamento ad un secondo di carne o da solo. 


Hamburger di riso rosso con provola e porro


Ricetta di stasera. L'ha fatta Laura ma la descrivo io perché lei è già nel mondo dei sogni :-) Intanto come apprezzerete dalla foto: esteticamente una figata, sembra un hamburger di carne, invece è fatto con il riso rosso! Il gusto era squisito (il riso rosso è davvero molto saporito!). Se avete ospiti e volete fare un figurone ve la consigliamo caldamente!

Ingredienti (x 3 Hamburger)

- 200 g di riso rosso
- 30 g di burro
- 150 g di provola
- 80 g di porro
- 1 l di brodo vegetale
- 1 cucchiaio di parmigiano
- noce moscata
- sale e pepe

Procedimento

Laura ha pulito bene il porro e tritato finemente la parte bianca. Ha messo il trito in una casseruola con il burro e lo ha fatto stufare a fiamma bassa con poco brodo in modo da far evaporare l'odore forte della verdura. Ha aggiunto il riso rosso e lo ha tostato per un paio di minuti. Ha coperto con il brodo vegetale e ha iniziato la cottura con coperchio salando e pepando.
Ha tagliato la provola a dadini e l'ha aggiunta appena il riso si è cotto. Ha mantecato con il parmigiano e ha aggiunto la noce moscata grattuggiata.
Ha riempito 3 coppapasta rotondi, ha fatto intiepidire e ha sformato. Ha passato gli hamburger di riso e provola sotto il grill del forno per 2 minuti.

L'impiattamento l'ho fatto io e me ne vanto!
Squisiti, grazie mogliettina!

Alla prossima ricetta!!!

Lemon Meringue Cake


Questa è la classica preparazione che sembra semplice ma non lo è affatto. E soprattutto non sono ancora riuscito a trovare una ricetta che mi soddisfi a pieno. Andiamo con ordine: il mio interesse per questa torta è nato quando acquistai, qualche mese fa, il libro di Cracco "Se vuoi fare il figo usa lo scalogno". Li dentro, tra le varie, c'era una ricetta di questa torta che apparentemente sembrava una figata. Dico apparentemente perché una volta provata (e tra l'altro avevo ospiti a cena) era risultata un vero disastro: la crema al limone aveva un gusto agghiacciante e non si era solidificata. Risultato: tutto gettato nella spazzatura con figuraccia annessa.
Ieri ho fatto un altro tentativo, questa volta affidandomi al blog la cucina piccolina che già qualche giorno fa con la pasqualina mi aveva regalato delle gioie.
Sarò sincero: la ricetta è venuta bene ma la crema al limone ancora non mi soddisfa: consistenza un po' troppo vischiosa, forse dettata anche dall'utilizzo di farine senza glutine e piene di amidi. So già che proverò a rifare questa torta seguendo altre ricette e metterò degli aggiornamenti a questo post. Chi la dura la vince!

Ingredienti

Per la pasta frolla:

- 180 g di burro
- 150 g di zucchero
- un uovo e 2 tuorli
- scorza di un limone non trattato grattuggiata
- un pizzico di sale

Per la crema al limone:

- 50 g di farina *
- 90 g di fecola **
- 200 g di zucchero
- 750 g d'acqua
- 3 tuorli 
- 1 cucchiaio di burro
- 8 cucchiai di succo di limone filtrato
- la scorza di un limone non trattato grattuggiata

Per la meringa (la ricetta dice svizzera, io avevo della meringa italiana in freezer):

- 125 g di albumi a temperatura ambiente
- 250 g di zucchero semolato
- 50 ml d'acqua 
- un pizzico di sale


* per noi senza glutine. Nel caso di ricetta "glutinosa" le dosi non cambiano
** se celiaci, da prontuario Associazione Italiana Celiachia


Procedimento

Sono partito dalla pasta frolla: Farina a fontana sulla spianatoia, buco nel mezzo e ho aggiunto il burro a cubetti, lo zucchero, il sale, la scorza di limone e le uova.
Ho impastato il tutto velocemente fino ad ottenere una palla soda che ho messo in frigo a riposare, avvolta nel cellophane, per almeno un'ora.
Mentre la pasta riposava mi sono dedicato alla meringa: ho messo l'acqua e lo zucchero in un pentolino e ho fatto sciogliere a fuoco basso. Ho poi inserito un termometro per sciroppi e monitorato la temperatura fino al raggiungimento dei 114° C.
Raggiunta tale temperatura ho messo in una ciotola capiente gli albumi a temperatura ambiente e li ho montati a neve. Al raggiungimento dei 121°C (se non avete una planetaria è meglio se siete in due a fare questa operazione essendo uomini e non polpi)Laura ha spento sotto lo sciroppo d'acqua e zucchero e l'ha versato a filo negli albumi mentre io continuavo a sbattere con le fruste elettriche. Ho continuato a montare per diversi minuti fino a intiepidimento della meringa (molti dicono raffreddamento, io lo trovo impossibile a meno che non si porti a fusione la frusta elettrica :-)).
Messa da parte la meringa sono tornato alla frolla. Metà l'ho stesa in una sfoglia da mezzo centimetro di spessore e, aiutandomi con il mattarello, ho foderato il fondo di uno stampo a cerniera precedentemente imburrato. 
Con una parte dell'altra metà ho creato i bordi della torta e aiutandomi con i rebbi di una forchetta li ho decorati.
Ho bucherellato il fondo della torta e ho rimesso in frigo a riposare per un'altra mezz'ora. Ho acceso il forno in modalità statica e l'ho impostato sui 180°.
Adesso la crema al limone: ho mescolato insieme tutti gli ingredienti secchi in una pentola con un mestolo. Ho sbattuto i tuorli assieme al succo di limone e alla scorza. Ho portato a bollore l'acqua e l'ho versata a filo sugli ingredienti secchi. Ho aggiunto il burro e messo sul fuoco (fiamma bassa). Ho fatto cuocere fino a rassodamento della crema e ho aggiunto il composto di tuorli mescolando vigorosamente con un mestolo.
E' giunto finalmente il momento di far cuocere il guscio di frolla: ho fatto una cottura in bianco foderando il guscio di frolla con della carta da forno e riempiendo il guscio con fagioli secchi. Ho cotto per 15 minuti, ho poi tolto i fagioli e terminato la cottura del guscio per altri 5 minuti.
Ho riempito il guscio con la crema al limone, ho spianato per bene e con una sac-a-poche ho decorato con la meringa.
In teoria la meringa dovrebbe ricoprire completamente la crema di limone. In pratica nel congelatore non ne avevo abbastanza quindi ho fatto un po' di ciuffi laterali e qualche ciuffo centrale. Anche per la decorazione potete sbizzarrirvi: a ciuffi, a canestro... un po' come vi pare insomma :-). 
Finita la decorazione ho infornato nuovamente per 20 minuti. La meringa è diventata marroncina all'esterno ma dentro è rimasta morbida.
Risultato finale: la torta è piaciuta molto sia a noi che ai due ospiti di ieri sera. Unica cosa da migliorare come dicevo prima: la crema al limone. Ma io sono testardo, vedrete che raggiungeremo l'ottimo!

Alla prossima ricetta! 

Torta prugne e pinoli al profumo di arancia


Non ricordo se ve l'ho già detto nei post precedenti (forse sì ma abbiate pietà: sono un logorroico con segni di Alzheimer)... Mia madre ci ha regalato un libro di cucina molto carino che aveva in casa e che non usava. Laura sfogliandolo ha trovato questa torta e ha cominciato a guardarmi con gli occhi del gatto con gli stivali... Non potevo non preparargliela! Devo dire che è una delle più buone torte per la colazione che io abbia mai fatto. Tutte le mattine ci alziamo con il sorriso :-)
Nota: La ricetta originale prevedeva l'utilizzo di albicocche disidratate. Io non le avevo e ho usato delle prugne secche. Il risultato è stato ottimo comunque!

Ingredienti

- 2 arance grandi  non trattate 
- 250 g di burro
- 250 g di zucchero
- 200 g di albicocche disidratate (noi prugne)
- 100 g di pinoli
- 3 uova
- 3/4 di bustina di lievito per dolci in polvere*

* Per noi senza glutine. Per la versione "glutinosa" utilizzare farina 00 nelle medesime dosi.

Procedimento

Ho tostato i pinoli in un padellino per qualche minuto a fiamma alta e li ho tritati grossolanamente nel mixer. 
Ho montato il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero e la scorza grattuggiata delle arance. Ho unito le uova una alla volta sempre sbattendo. Ho incorporato la farina e il lievito setacciati aiutandomi con un mestolo di legno.
Ho poi aggiunto i pinoli, le prugne tritate grossolanamente al coltello e il succo d'arancia. 
Ho versato in un tegame capiente foderato di carta da forno e poi imburrato e ho livellato la superficie. Ho infornato per 50 minuti a 175°, ho fatto la prova stecchino e...
Torta pronta per le nostre idilliache colazioni! Sprigiona un gusto di arancia favoloso!

Nota: Nel caso non facciate come noi e decidiate di mangiarvi questa fantastica torta non a colazione ma come dessert (e vi assicuro che è molto adatta) vi consiglio di far sciogliere 100 g di cioccolato fondente  con 5 cucchiai di panna fresca in un pentolino e di colarlo su ciascuna fetta prima di servirla.

Bon Appetit e alla prossima ricetta!!!

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